Se hai intenzione di acquistare o prendere in affitto una nuova casa non trascurare l’importanza della classe energetica. Essa è un’enorme fonte di risparmio. Non solo per le tue tasche, ma anche per l’intero pianeta. Ti ricordiamo che la classe energetica incide infatti sul consumo di energia elettrica. 

Ma andiamo a spulciare meglio l’argomento insieme. In questo articolo ti parleremo, nel dettaglio, di che cosa si intende per classe energetica, di che cosa incide su di essa e di cosa è più conveniente fare.

Che cos’è la classe energetica?

Per classe energetica si intende quel dato che ti permetterà di comprendere qual è la qualità energetica dell’edificio che stai prendendo in considerazione. Della casa o dell’appartamento, dunque, che stai valutando di acquistare o prendere in affitto. 

Per qualità dell’energia di un edificio intendiamo il fabbisogno energetico di una casa. Stiamo parlando quindi di quello che ti servirà per riscaldarla, produrre acqua calda ed illuminarla. Gli edifici di classe energetica più alta sono quelli qualitativamente migliori, i più convenienti.

Specificare la classe energetica di un appartamento in vendita è diventato obbligatorio (per i venditori i per i locatori) dal 2005. Questo perché, tale dato permetterà a coloro che subentreranno nell’immobile di avere un’idea generale di quelle che saranno le spese energetiche da sostenere.

Ma la classe energetica può migliorare? E come si fa a calcolarla?

La classe energetica viene sempre indicata con una lettera, che può variare dalla A (quella più alta) alla G (la più bassa). E può migliorare in seguito a lavori di ristrutturazione edilizia che vadano a modificare alcuni aspetti specifici di un immobile.

Per calcolarla è necessario affidarsi ad un tecnico abilitato, cioè ad un architetto, un ingegnere o un geometra. Soltanto loro potranno infatti certificare legalmente la classe energetica del tuo immobile, sulla base delle linee guida del DM 26-06-2015. Tale decreto va a definire infatti le metodologie da usare per calcolare le prestazioni energetiche di un edificio, andando ad indicare anche quali sono i requisiti minimi da possedere.

Nel dettaglio, per attribuire una classe energetica, il tecnico dovrà stabilire qual è l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’immobile.

Se però quello che desideri è avere una stima approssimativa relativa alla tua classe energetica ti basterà moltiplicare il consumo energetico di metano che hai in un anno (in metri cubi) per gli 8,3 kWh termici che vengono generalmente prodotti da una caldaia ogni metro cubo di gas usato. Il totale di questa operazione dovrà poi essere diviso per i metri quadri totali dell’immobile.

Hai mai sentito parlare di APE?

Il calcolo della classe energetica è strettamente connesso ad un altro termine che avrai sicuramente sentito, o anche letto sugli annunci di vendita e affitto di immobili presenti in rete. Il termine di cui stiamo parlando è l’APE, che letteralmente sta per “Attestato di Prestazione Energetica”. Tale attestato viene sviluppato tenendo conto di alcuni parametri fondamentali da un punto di vista energetico. Tra questi:

  1. L’isolamento termico;
  2. La posizione  degli impianti di riscaldamento;
  3. La presenza di quegli impianti che rendono ogni appartamento più vivibile e confortevole.

L’APE, una volta ottenuto, avrà una validità di 10 anni, a meno che non vengano effettuati lavori di ristrutturazione dell’edificio, che ne andranno a modificare i parametri di giudizio. I lavori di ammodernamento di una casa, quelli che riguardano fattori come gli impianti idraulici e di riscaldamento, gli infissi, il cappotto termico di un edificio, andranno infatti ad influire positivamente sulla tua classe energetica e a far salire di livello – da un punto di vista energetico, si intende – il tuo edificio.

Quindi è meglio un immobile nuovo o uno vecchio?

Da un punto di vista energetico, sicuramente uno nuovo! I nuovi edifici vengono infatti già progettati per avere una classe energetica alta. Molti sono provvisti di pannelli fotovoltaici, che sono una fonte di risparmio – sul lungo periodo – davvero interessante. Oltre che un modo per salvaguardare il nostro pianeta e quindi le generazioni future che lo abiteranno.

Quindi, potendolo fare, è sicuramente consigliabile investire il proprio budget in un appartamento che ha un costo iniziale un po’ più alto ma che ti farà risparmiare, nell’arco degli anni, un bel po’ di soldini.

Nel caso in cui le tue tasche non ti permettessero al momento di acquistare o prendere in affitto un edificio nuovo, puoi sempre optare per qualcosa di più vecchio, che andrai magari a ristrutturare nei prossimi anni!

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